anatomia energetica, Chakra, Consapevolezza

Settimo Chakra,Sahasrara: il Loto dai mille petali


“ Io Sono”


Il Chakra della corona, Sahasrara Chakra, è associato alla conoscenza diretta ed è connesso all’integrazione fra personalità e spiritualità.
È conosciuto come il Chakra dai Mille petali, perché Sahasrara in sanscrito significa proprio mille. Si tratta di un numero dal significato particolare per diverse filosofie orientali e che ritroviamo in numerosi scritti antichi; si riferisce ai mille petali del fiore di loto, fiore sacro e simbolo dell’illuminazione divina.
I petali del loto si aprono lentamente, uno ad uno, fino a rivelare la piena bellezza del fiore sacro, così allo stesso modo la crescita personale e spirituale dell’individuo avviene lentamente e in maniera progressiva, apportando una graduale apertura della mente e dell’anima, fino ad arrivare alla piena consapevolezza di sé. Ma perché questo possa accadere le sue radici devono essere ben salde nella terra.

Dunque, metaforicamente, l’apertura di questo chakra rappresenta lo schiudersi del magnifico fiore di loto che c’è dentro ognuno di noi.


Il Chakra della corona si trova sulla sommità del capo, dove, da neonati, si trova la fontanella e governa non soltanto il cervello e l’intero sistema nervoso, ma è anche canale del nostro Sé Superiore in tutta la nostra incarnazione fisica.
Questo centro rappresenta infatti il punto d’ingresso dell’Energia Cosmica, cioè la forza vitale che alimenta il sistema energetico umano e nutre il corpo, la mente e l’anima. Da qui l’energia entra dentro di noi, e da noi viene emanata. È considerato la sede dell’illuminazione e della beatitudine. Esso viene visto come il luogo in cui l’”Io individuale” diventa “Io universale”, nel quale la coscienza umana si unisce al divino e dove percepiamo noi stessi come unità con il nostro Sé superiore e con Dio. Da questa esperienza di illuminazione mistica risulta una profonda pace interiore e la sensazione di grande Unione con tutto il creato.

Infatti questo Chakra connette il corpo fisico e i suoi ritmi vitali alle frequenze dell’Universo, e allo stesso modo permette l’Unione con la spiritualità. La spiritualità è uno stato dell’Essere, più precisamente: è ciò che veramente siamo; trascende la religione, va oltre il mondo fisico creando nella persona un senso d’interezza, di pace e di fiducia, permettendogli di cogliere lo scopo della propria esistenza.

Aprire e riequilibrare questo Chakra significa riuscire ad accettare, percepire e gestire il costante flusso di energia che circola tutt’attorno e dentro di noi, e quando questo avviene l’esistenza cambia profondamente e la vita diviene un viaggio pieno di senso, ricco di appagamento e amore.
Arrivati a questo livello, la razionalità non ci è più d’aiuto, anzi dobbiamo imparare a trascenderla profondamente per poterci mettere in contatto con il divino in noi.
L’apertura del Settimo Chakra rappresenta il culmine del viaggio della Kundalini dalla Radice al loto dei mille petali nella Corona. Questo viaggio rappresenta il completamento di un mondo e l’inizio di uno nuovo.

Quel mondo, certamente, è sempre stato là, ma lo abbiamo dimenticato. Abbiamo dimenticato da dove veniamo così come abbiamo dimenticato il proposito della nostra anima.

Una volta che il Chakra della corona è aperto, possiamo diventare consapevoli del nostro vero cervello che esiste al di là delle limitazioni della dimensione terrena. La nostra capacità di percepire la vita fisica da una prospettiva più elevata, ci permette di ottenere l’accesso alla nostra coscienza multidimensionale. Mentre ci troviamo in quello stato multidimensionale, abbiamo la capacità di vedere le innumerevoli forme della nostra esistenza nei molti piani e realtà diversi. Dobbiamo comunque ottenere un livello di maestria nel mondo tridimensionale prima di poter risvegliare la coscienza multidimensionale e integrare altre dimensioni nella consapevolezza cosciente. Dobbiamo sradicare la vittima da ogni area della nostra vita che non abbiamo padroneggiato e assumerci la responsabilità della stessa. Dobbiamo essere completamente maturi e radicati prima di espandere troppo la consapevolezza, altrimenti l’eccesso di informazioni potrebbe essere superiore alla nostra capacità di comprendere.


Il Chakra della corona governa la Coscienza Cosmica che è la nostra connessione alla saggezza spirituale, alle aspirazioni e alla conoscenza della Verità. Da questa prospettiva, ci vediamo come una scintilla della coscienza che crea tutto e, paradossalmente, “È” TUTTO. Dalla nostra Coscienza Cosmica, siamo il sognatore che sogna un sogno e si rende conto che tutto ciò che viene percepito è un’estensione del nostro vero SÉ.

Proprio come il chakra della radice rappresenta la nostra connessione con la Madre Divina o Madre Terra, Sahasrara rappresenta le nostre relazioni con il Padre Divino o Padre Cielo. Padre Cielo e Madre Terra si uniscono, Spirito nella Materia, per creare il Figlio dell’Amore – “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto”, la coscienza in una forma fisica.

Madre Terra nel primo chakra radica il nostro potere e dalla terra lo invia verso l’alto affinché si unisca al Padre Cielo nel settimo chakra. Il levarsi della Kundalini (l’energia vitale nel nostro corpo) ci connette con l’energia che giunge dalle dimensioni superiori mentre ci dà il potere e la responsabilità, in cambio di radicare quell’energia nel piano fisico.
La relazione con la madre è associata al primo chakra. Se il legame con nostra madre non era sufficiente per i nostri bisogni, spesso ci sentiamo tagliati fuori dalle nostre radici, dalla vita fisica e i nostri atteggiamenti verso la casa, la sicurezza e il denaro sono influenzati negativamente. Viceversa, la relazione con il padre umano è associata al settimo chakra. Poiché il chakra della corona rappresenta la nostra unità con la vita, sentiamo un senso di isolamento da “Dio in noi” e dall’umanità stessa, se il legame con nostro padre è o è stato insufficiente.
I nostri sensi multidimensionali ed extrasensoriali sono controllati dal settimo chakra. Una volta che questo chakra è aperto, il nostro senso d’empatia e unità si espande. Quando eleviamo la nostra coscienza, sperimentiamo altre persone, luoghi od oggetti come se fossimo dentro di loro o come se fossimo loro. È importante, allora, ricordare che con questo potere arriva la responsabilità. Dovremmo attivare questi sensi soltanto per fornire aiuto o guarigione – MAI per mera curiosità o con intenti malsani.
Quando ricordiamo CHI siamo veramente, iniziamo a ricordare perché siamo venuti qui. C’è una Missione che abbiamo tutti in comune ed è quella di realizzare pienamente il nostro Essere Spirito in un corpo fisico, Spiritualizzare la materia, sperimentando l’amore incondizionato per noi stessi e per le altre creature, e grazie a questo poi contribuire all’espansione della coscienza planetaria.

Quando iniziamo a comprendere che davvero TUTTO È ENERGIA, comprendiamo anche che siamo i soli responsabili della nostra frequenza. Questa frequenza è elevata quando siamo colmi d’amore e bassa quando siamo nella paura. Elevare la frequenza significa espandere la coscienza mentre siamo ancora consapevoli del corpo fisico.


Con il chakra della corona aperto inizia il processo di “rilascio della sofferenza”. Il chakra della corona è il centro del paradosso – luce e oscurità, noto e ignoto. Il grande amore della Luce Cosmica ci porta Amore Incondizionato e la grande oscurità dell’ignoto può portare una paura enorme. Rimanendo nel centro assoluto tra luce e oscurità, noto e ignoto, nel centro del loto dai mille petali aperti, possiamo vedere che sono tutti puramente estremi diversi nell’illusione della vita fisica.


La forza contraria all’azione di questo Chakra è l’attaccamento. L’attaccamento (alla materia, ai legami, alle proprie idee) denota staticità e interrompe il flusso della conoscenza.
La caratteristica chiave del Settimo Chakra è la resa. La capacità di lasciarsi andare, di liberare il nostro corpo, la mente e l’ego in modo da poter sentire la voce della propria anima.

Il colore del Settimo Chakra è il viola, ma anche il bianco e l’oro. Il viola purifica i pensieri, favorisce l’ispirazione, sviluppa i talenti e la creatività. È il colore della metamorfosi, della transizione, della magia, ma soprattutto della spiritualità e indica l’unione degli opposti. È il raggio con le maggiori proprietà energetiche dello spettro visibile. In natura, le sue diverse sfumature sono delle mescolanze di rosso e di blu; perciò anche nel simbolismo, è da considerare in questo colore, la presenza del rosso, colore del Fuoco e della Vita, e quella del blu, l’aria, il Cielo. Oggi, come nell’antichità, il viola rappresenta la transizione tra la Vita e l’immortalità. È eccellente per la meditazione profonda, dunque per liberare la mente da ogni attività e per ottenere una migliore visione interiore di sé. Le sue funzioni sono la comprensione e la trascendenza. Il bianco è l’unico colore che comprende tutti quelli dello spettro luminoso. Simboleggia il principio della fase vitale ed esprime speranza per il futuro, la fiducia sia nelle persone che nel mondo in generale. È l’emblema della purezza, dei sentimenti nobili e il desiderio di cambiamento e di avvicinamento al divino.

L’oro è collegato alla luce del Sole e, quindi, dell’illuminazione, ma anche al calore materno della vita. Rappresenta il metallo più prezioso ed è in connessione con le forze e i valori più potenti e più alti. È collegato ai valori umani della saggezza e dell’amore. L’oro è anche simbolo di perfezione. I temi legati all’oro sono la coscienza della perfezione divina, l’acquisizione della sapienza e l’accesso alla verità.

La nota musicale di questo chakra è il SI e il Mantra è l’OM o la vocale “i”.


Il chakra della corona rappresenta la fase nella nostra vita terrena quando siamo AUTO-realizzati. Comprendiamo che questa realtà fisica non è altro che una piccola porzione del nostro SÉ totale e ci rendiamo conto che abbiamo scelto di incarnarci durante questo spazio e tempo per adempiere al nostro proposito (unico per ognuno). Ricchezze e adulazione da parte degli altri non sono più una forza trainante perché sappiamo che il completamento della nostra missione può, o non può essere riconosciuto sul piano fisico. Sappiamo anche che se restiamo sintonizzati con la nostra guida interiore, il nostro Sé superiore, i bisogni e le paure del nostro ego saranno equilibrate con l’Amore incondizionato, e tutto sarà rivelato dentro di noi nel tempo appropriato.


Funzionalità del Chakra

Quando il settimo chakra è equilibrato, raggiungiamo il livello più alto della coscienza, siamo capaci di trascendere il dualismo e la separazione tra interno ed esterno, microcosmo e macrocosmo e di lasciare che le cose accadano attraverso di noi. Con il Settimo Chakra aperto, il soggetto sperimenterà di frequente la propria spiritualità, in modo del tutto personale, esclusivamente suo. Si tratta di una spiritualità non definita da alcuna religione e difficile da descrivere verbalmente; è piuttosto uno stato dell’essere, una trascendenza della realtà terrena verso l’infinito: va oltre il mondo fisico e crea nell’individuo un senso di interezza, di pace e di fiducia, facendogli sentire lo scopo della sua esistenza. In altre parole, quando il chakra è in equilibrio, sappiamo di essere tutti Uno, ci sentiamo parte di una connessione amorevole e perfetta. Se siamo il Tutto, non ha più senso vivere la separazione.

Quando il Settimo Chakra non è in equilibrio, si sperimenta un senso di esclusione e di solitudine disperante, senza futuro. È il senso di alienazione che fa sentire diversi, un’estraniazione che non permette di sentirsi come gli altri, di avere le possibilità che hanno gli altri. Molto probabilmente l’individuo non ha una connessione con la propria spiritualità basata sull’esperienza, non prova quello che potremmo definire “sentimento cosmico”, non comprende i discorsi di chi parla delle proprie esperienze spirituali e avverte un forte senso di assenza di scopo della propria esistenza. La conseguenza sono forti crisi esistenziali e spirituali, sentimenti di solitudine, insoddisfazione, disperazione e sconforto. Percepire sé stessi come esseri inutili e privi di senso conduce ad atti di egoismo dovuti alla forte sensazione di isolamento e al fatto di sentir crescere dentro di sé la frustrazione e la rabbia, per essere stati abbandonati dal divino. A volte, il Chakra della corona disarmonico induce le persone a riversare la propria rabbia verso gli altri, ma molto più spesso, la rabbia viene rivolta nei confronti di sé stessi, andando così a creare un circolo vizioso che può portare anche a gravi forme di depressione, stati confusionali, preoccupazione intensa e ansia fino ad arrivare a vere e proprie patologie cerebrali come l’epilessia, il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla, la demenza, il morbo di Parkinson, tumore cerebrale e l’ictus. Può anche esserci la paura delle cose che non possono essere comprese con i sensi fisici e persino la schizofrenia.

La Ghiandola Pineale

Il Chakra della corona è collegato alla ghiandola pineale o epifisi, una struttura della dimensione di una nocciolina incastonata dentro il cervello che contiene cellule pigmentate (fotorecettori) simili a quelli che si trovano nella retina.


Il nome dal greco: epi-fysin si traduce in “al di sopra della natura”. La denominazione Pineale deriva da “pino”, a causa della sua forma: una piccola pigna. Questa ghiandola è la porta verso la consapevolezza multidimensionale ed è un organo ancora poco conosciuto agli occhi della scienza. La ghiandola pineale ha cellule foto recettrici che regolano la secrezione dell’ormone melatonina. La melatonina regola i ritmi circadiani del nostro corpo, che sono i ritmi di veglia e di sonno, quelli delle stagioni, l’inizio della pubertà e persino quello dell’invecchiamento.
La scienza e la metafisica sono concordi nel fatto che la ghiandola pineale funzioni come regolatore di luce che gioca un ruolo anche nel nostro ciclo riproduttivo. La ricerca scientifica suggerisce che la ghiandola pineale possa funzionare nel convertire informazioni neuronali sulle condizioni della luce nella produzione ormonale. In altre parole, quando c’è meno luce la ghiandola pineale produce più melatonina e quando c’è più luce ne produce in quantità minore, il che ci mantiene svegli e operativi durante il giorno e facilita il sonno di notte. La ghiandola pineale gioca anche un ruolo significativo nella maturazione sessuale poiché nei bambini c’è abbondanza di melatonina, che si crede inibisca lo sviluppo sessuale.
Cartesio considerò la Pineale come il centro dell’espressione della vita animica dove mente e corpo interagiscono.
In Egitto era considerata l’alimento del Corpo di Luce e ritenuta capace di incrementare qualità come: la Consapevolezza, la percezione e l’intuizione. È possibile osservare la sua similitudine con l’Occhio di Horus, l’occhio collegato allo spirito, l’occhio che tutto vede e tutto conosce e che una volta attivato illumina il corpo intero. Una delle tante potenzialità che ha la nostra ghiandola pineale, una volta risvegliata, sta nel riuscire a controllare i propri sogni: in pratica non facciamo più da spettatori, ma da attori protagonisti, prendendo coscienza delle nostre azioni durante l’attività onirica.

Somoglianza tra l’Occhio di Horus e la ghiandola pineale in sezione


La Compassione
La Compassione è il senso principale che si sviluppa quando il chakra della corona si apre. Compassione non vuol dire compatire o soffrire come l’altro, ma sentire come l’altro, immedesimarsi nell’altro. Le prime tre lettere “com” possono anche essere la radice di comunione, di comunicazione; la seconda parola è “passione” e mettendole insieme “com-passione”, viene inclusa una forza attiva, la passione, ovvero il motore stesso della vita su questo pianeta. Inoltre, il termine compassione prevede anche un’altra possibilità di interpretazione che è quella di capire e comprendere da dentro. In questo modo, non sentiamo più il senso di separazione dagli altri, che ci appaiono finalmente come parti di noi, parti di un’Unità; al di là della differenza di gradazione della manifestazione di ognuno, comprendiamo che l’essenza profonda è la stessa.
L’amore incondizionato si basa sulla compassione. Con la compassione, possiamo amare incondizionatamente, incondizionatamente accettare e perdonare tutta la vita. Grazie a questo stato d’essere possiamo sentire che non vi sono barriere fra il mondo materiale e il mondo spirituale, ma che vanno di pari passo in una lunga catena infinita.
La compassione ci apre ai nostri mondi superiori perché ci libera dai drammi del nostro sé fisico. Abbiamo attraversato vite alimentando la credenza che soffrire ci avvicinasse a Dio, ma possiamo riscrivere questa limitazione alla Verità e non dobbiamo più soffrire perché: SIAMO divini. La Compassione ci ELEVA e possiamo comprendere che siamo aspetti di Dio, aspetti del Creatore manifestati nella forma, divinità che abitano un corpo, spiriti che stanno vivendo un’esistenza materiale e quindi che siamo “nel mondo, ma non del mondo”.
Solo da questo punto possiamo iniziare a compiere la vera magia che è quella di trasformare attraverso la co-creazione questo piano di esistenza in un Paradiso Terrestre, compiere la nostra colossale opera di portare il Cielo in Terra, partecipando attivamente al cambio di frequenza e di coscienza del nostro pianeta.

Come riequilibrare il settimo chakra

  • Meditazione
  • Gratitudine
  • Pratica il rilassamento profondo in posizione supina, per almeno venti minuti al giorno – Esplora le tue profondità, solo lì troverai la tua strada verso l’illuminazione personale e la pace interiore

Per concludere:

Dobbiamo comprendere, ricordare che il Settimo Chakra rappresenta il nostro desiderio primario di riconnetterci e di riallinearci alla parte Divina da cui crediamo ancora di essere separati.
Riconnettendoci e allineandoci a questa Vibrazione Divina di Amore Incondizionato, essa farà risuonare la parte Divina, la stella nucleo, all’interno del nostro corpo facendola di nuovo vivere e vibrare con la stessa frequenza dell’Amore.
Quando riusciamo a fare questo ritroviamo dentro di noi la vera Pace, uno stato d’essere che ci fa percepire e ricordare di essere “Uno” con Tutto ciò che E’, non più vittima delle illusioni dell’ego, dei sistemi di paura e controllo umani, dei drammi di sofferenza causati dal senso di separazione.
A questo punto si dissolvono tutte le paure e non c’è più il bisogno di giudicare gli altri, di controllarli, di difendersi, di attaccare, poiché la consapevolezza di percepirsi come Essere Divino e di percepire anche gli altri come Esseri Divini perfettamente uguali a noi, ci mette nella condizione di non poter più “fare agli altri ciò che non vogliamo sia fatto a noi.”

Andare “contro”, lottare, essere in conflitto con gli altri o con qualcosa di esterno a noi allora non avrà più senso poiché abbiamo compreso e sperimentato nella nostra Coscienza più profonda che ogni volta che andiamo “contro” qualcuno o qualcosa stiamo solo andando “contro” noi stessi.
Ricorda: ogni volta che giudichi qualcuno stai solo giudicando te stesso e l’altro diventa uno specchio delle tue paure.
Attraverso l’apertura del Settimo Chakra possiamo avere una nuova visione sia di noi stessi come Esseri Universali, sia degli altri come facenti parte della stessa Unità, come anime in viaggio con lo stesso scopo, e prima lo ricorderemo noi, prima potremo aiutare anche gli altri a ricordare chi sono e cosa sono venuti a fare qui, sul pianeta Terra.
L’apertura del Settimo Chakra ci aiuta a comprendere, riconoscere, accettare, perdonare e trascendere tutte le false credenze che ci portiamo sulle spalle da tante altre esistenze e che finora ci hanno fatto credere di essere separati dall’amore del Creatore, dall’amore degli altri e dall’amore per noi stessi: tutte queste cose, che l’ego con i suoi schemi e meccanismi vorrebbe mantenere per nutrire sé stesso di sofferenza, devono essere eliminate per poter finalmente riscoprire e ricordare chi siamo veramente.
Una volta che la Vibrazione dell’Amore avrà dissolto quella della paura, potremo elevarci al di sopra di tutte le nostre esperienze distorte delle vite passate per poterle trascendere con la consapevolezza del nostro Valore e solo allora saremo utili per la nostra evoluzione, per gli altri Esseri e per la nostra Terra.
Ogni istante presente è il momento più adatto, per realizzare il destino della nostra anima!

1 Comment

  1. Emanuela

    Gennaio 18, 2022 at 9:55 am

    Articolo meraviglioso!
    Grazie 💛🔥🙏🏻

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