Yoganidra
“Yoga Nidra”, nella sua traduzione letterale, vuol dire Yoga del sonno. Tuttavia, lo Yoga Nidra è uno stato di sonno dinamico, non il sonno inconscio della notte. È una forma sistematica di rilassamento guidato che accompagna il praticante in una condizione di attenzione consapevole e rilassamento profondo.
Colui che ha organizzato questa tecnica è Swami Satyananda Saraswati.
Questo Maestro ha avuto il pregio, la buona intuizione e la lungimiranza di favorire la dimostrazione scientifica delle pratiche Yoga, così da essere un ponte di unione anche per le menti più razionali.
Con il suo approccio dinamico e scientifico allo Yoga e alla vita spirituale, ha guidato e ispirato migliaia di centri e ricercatori spirituali di tutto il mondo.
In ogni caso, lo Yoga Nidra trae origine dall’antica pratica tantrica del Nyasa (che significa “mettere” o “portare la mente su quel punto”), con cui condivide la rotazione sistematica della coscienza nel corpo.
Yoga Nidra ci consente di eliminare le ostruzioni inconsce e i blocchi energetici che ci impediscono di vivere la vita al suo massimo.
Con questa pratica, ciò che accade è che si raggiunge quello stato in cui il cervello entra in una vibrazione di onde Alpha, da cui è possibile accedere simultaneamente al potere dell’emisfero sinistro logico e dell’intelligente emisfero destro intuitivo, oltre che allineare il sistema nervoso, simpatico e parasimpatico, per riportare corpo e mente all’omeostasi, cioè alla capacità di mantenere il loro equilibrio anche al variare delle condizioni esterne; e Theta, cioè allo stato della mente collegato alla meditazione profonda e alla fase R.E.M. del sonno.
Da qui è possibile accedere a quel territorio della nostra mente che si trova tra conscio e inconscio, dove risiedono le memorie e le sensazioni. Queste onde sono sempre collegate alla creatività e all’ispirazione.
Approfondimento: Onde cerebrali
Quindi, quando la coscienza tende a stabilizzarsi in questo stato di confine, la mente diviene più ricettiva.
Questo è di grande importanza perché ci permette di scoprire e risvegliare l’immenso potenziale di guarigione (a tutti i livelli) che giace dormiente nei livelli profondi del nostro Essere.
Quando la mente diviene quieta e pacifica e vi sono meno conflitti, allora potete chiaramente vedere dentro gli eventi della vita. Perciò prima ottenete la pace della mente e siate equilibrati in voi stessi; poi cercate di risolvere i problemi.
Swami Satyananda Saraswati
Quindi, rilasciando le tensioni e accedendo ad uno stato di coscienza più ricettivo, è questo un momento propizio per esprimere un Sankalpa, un intento nei confronti della vita.
Sankalpa significa letteralmente “risoluzione”. Si tratta di un’affermazione formulata in modo chiaro, diretto e semplice che esprime un proponimento, un’intenzione ferma e decisa. Sarebbe bene approfittare di questa occasione per piantare un seme fruttuoso nel terreno fertile del nostro subconscio, per spazzare via le abitudini inutili e operare cambiamenti positivi e permanenti nella percezione di sé e del corpo.
Il Sankalpa va ben oltre il “pensiero positivo”.
Esempio di Sankalpa possono essere:
- “Sono in Pace con me stesso e con tutto ciò che mi circonda”
- “Sono totalmente allineato alla Verità del mio vero Essere”
- “Mi amo e mi accetto completamente”
- “Sono libero e sano”
Lo scopo del Sankalpa è di influenzare, trasformare, l’intera direzione della propria esistenza, non solo ad un livello fisico, ma anche mentale, emotivo e spirituale.
Swami Satyananda Saraswati
Il rilassamento è sempre guidato dall’esterno. Prima di distendersi è consigliabile praticare alcune asana di allungamento per rilasciare tensioni in eccesso e sciogliere i muscoli. Anche il Surya Namaskara è adatto a questo scopo. In genere si pratica nella posizione di Shavasana, ma l’importante è stare veramente comodi per non avere l’esigenza di cambiare posizione una volta iniziata la sequenza delle fasi. È bene che l’ambiente sia silenzioso, riscaldato e che la luce sia soffusa. È necessario avere una copertina, poiché la temperatura corporea tende ad abbassarsi.
La pratica tradizionale dello Yoga Nidra è avviene attraverso queste fasi:
PREPARAZIONE: in questa fase, viene indotto il rilassamento iniziale del corpo e della mente, permettendo al praticante di trovare la posizione più comoda e confortevole e facendo spostare l’attenzione sul respiro e sull’ascolto dei suoni intorno.
SANKALPA: Quando il corpo e la mente sono rilassati, il praticante viene invitato a formulare un’intenzione breve, chiara e positiva per innestare un seme di cambiamento in qualsiasi ambito della propria vita.
Questo intento viene fatto ripetere per tre volte e sarà poi ripetuto prima della chiusura della pratica.
ROTAZIONE DELLA COSCIENZA: nella terza fase, la coscienza viene fatta ruotare nelle diverse parti del corpo in modo sistematico e organizzato. In genere si inizia dalle dita della mano destra. Il praticante viene guidato a rimanere consapevole, ad ascoltare le istruzioni e a spostare l’attenzione nel corpo senza effettuare alcun movimento. Aumentando la consapevolezza del corpo si mira a stimolare il cervello, a favorire il rilassamento fisico e a tonificare il sistema nervoso.
In questo momento possono affiorare le tensioni, ma al tempo stesso è possibile dissolverle.
CONSAPEVOLEZZA DEL RESPIRO: in questa fase, il praticante diventa consapevole del respiro naturale senza tentare di cambiarne il flusso, osservandolo nelle narici, nel torace e nell’addome.
RISVEGLIO DI SENSAZIONI ED EMOZIONI: questo è il momento in cui vengono evocate sensazioni ed emozioni opposte (ad esempio leggerezza/pesantezza – tristezza/allegria) per favorire un riequilibrio dei due emisferi cerebrali, degli stimoli di base e del controllo di funzioni inconsce ed involontarie. L’intento qui è anche quello di risvegliare la capacità di non identificarsi con le proprie emozioni e sensazioni, sviluppare, cioè, l’essere “osservatori” di ciò che si prova, il rimanere “al di fuori” del sentimento, senza confondersi con esso. Questo può aiutare in seguito a rimanere testimoni di ciò che si sperimenta, per apprendere il reale insegnamento che si cela in ogni evento della vita.
VISUALIZZAZIONE: Nella fase di visualizzazione guidata il praticante è indotto a far riaffiorare il contenuto dell’inconscio e del subconscio, per poterlo rielaborare ed integrare nella coscienza. Per far questo vengono utilizzate immagini simboliche che attivano la capacità di creare consapevolmente il sogno. È un processo di purificazione dei Samskara (registrazioni mentali o inclinazioni comportamentali) e delle memorie represse, risvegliate dall’emergere dei contenuti dell’inconscio: immagini, forme e intuizioni sono finalmente libere di manifestarsi.L’uso delle visualizzazioni nello Yoga Nidra stimola la ghiandola pituitaria e la pineale, di conseguenza aiuta a sviluppare l’intuizione.
INNESTO FINALE DEL SANKALPA: Prima del risveglio e prima che il corpo si muova, il sankalpa viene richiamato alla coscienza. Nella prima fase il sankalpa viene seminato, alla fine viene nutrito dalla consapevolezza praticata in Yoga Nidra.
CONCLUSIONE: prima di terminare la sessione dello Yoga Nidra, lentamente il praticante viene riportato allo stato di veglia, ripercorrendo a ritroso le indicazioni date all’inizio per entrare nel rilassamento, quindi riportando la consapevolezza alla realtà circostante, ai suoni e al corpo.
Si chiude Yoga Nidra sedendosi in una posizione meditativa, se si desidera recitando il mantra OM, rimanendo in silenzio qualche istante per ascoltare gli effetti della pratica,
Benefici dello Yoga Nidra
- La disintossicazione del corpo dalle tensioni più profonde, a livello fisico, mentale ed emozionale responsabili di tanti malesseri, dei disturbi del sonno e delle dolorose tensioni muscolo-scheletriche.
- Equilibrio del sistema nervoso e armonizzazione dei due emisferi.
- Rafforzamento del sistema immunitario e attenuazione dell’ansia
- Miglioramento della qualità del sonno e dell’apprendimento
- Maggiore chiarezza mentale e aumento della capacità di concentrazione, memoria, intuizione.
- Migliore gestione dello stress.
- Capacità di sviluppare il pensiero creativo e maggiore responsabilità verso la propria vita
- Riequilibrio generale.
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